L’amiciizia con Abatantuono, la passione per la buona tavola e il pallone, la brillante carriera e una gran voglia di star vicino al suo pubblico a cura di Simona Castanotto

Due minuti con Ugo Conti e si ha l’impressione di conoscerlo da sempre. Presente nella quasi totalità delle pellicole di Diego Abatantuono, molte delle quali girate da Gabriele Salvatores, Ugo ha interpretato sia ruoli drammatici, sia comici. L’elenco dei film cui ha preso parte è lunghissimo, partendo dal mitico “Eccezzziunale…veramente”, passando per “Marrakech Express”, “Mediterraneo”, “La Scorta”, “Il barbiere di Rio”, “Nirvana”, “I mostri oggi” – solo per citarne alcuni, non facendosi mancare neanche qualche partecipazione a fiction  come “Il giudice Mastrangelo” e “Don Matteo”; ha calcato il palco in teatro e si è esposto al giudizio popolare, partecipando al reality show “La Fattoria”. Ugo si cimenta con la sua band musicale, la Ugo’s, e ha persino scritto un libro, “Sembra Facile”, edito da Feltrinelli, che racconta un percorso interiore, scorci di vita a due, la tenacia di voler diventare genitori.

Gli chiedo quanti contatti abbia il suo blog (www.atavolaconugo.com), visto che sta spopolando, e lui mi guarda stranito e pensoso…

“E che ne so?”- esclama – “io lo faccio per passione, in effetti non ho mai controllato i numeri”. Parole che stimolano a indagare oltre, stuzzicarlo sui nuovi gourmand che spuntano come funghi, insomma, a fargli abbandonare l’atteggiamento pacato, gentile e professionale, farlo infervorare un po’! Il mio obiettivo pare fallire miseramente, finché non parte alla strenua difesa del bucatino,

ecco, ci siamo: “Stanno sperimentando delle assurdità, mischiano lo spaghetto con gamberi, zucchine e pezzi di copertone e lo spacciano per alta cucina (corruga la fronte, ndr). Non bisogna mai scordarsi che la cucina è cultura, oltre che gioco, convivialità, amore…perciò amo tanto il mio blog, voglio condividere le mie ricette con gli altri, fargli capire che questa Italia che sembra divisa e in frantumi su tutti i fronti è, invece, ancora unita da un reticolo di tradizioni che bisogna a ogni costo mantenere vive. La cucina italiana è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, non esiste novità che possa sostituire  piatti regionali rappresentativi come il risotto alla milanese, una cacio e pepe, un maccheroncino alla Norma”!

Mi ha convinta, signor Conti, da oggi ha una follower in più (sorride, ndr), per smaltire tutte le calorie delle sue ricette, però, serve fare un po’ di movimento, so che lei ha un rapporto “intenso” con il calcio, ce ne parla?

“Ah, ma certo! Lo sa tutta Italia che sono un tifoso sfegatato del Milan, anzi, se vuol saperlo, già a dieci anni me la cavavo bene anch’io… Milanista, sì, ma con una particolare ammirazione per le squadre spagnole, non le squadre in se’, intendo che apprezzo e condivido il loro modo di fare, gestire e affrontare le cose. Mi spiego meglio…

Ben trenta anni fa, Johan Cruijff, olandese che giocava nel Barcellona, ha iniziato a spargere semi i cui frutti sono spuntati sette, otto anni addietro. Lo spirito di squadra, il desiderio di costruire una cosa bella, la passione, hanno fatto in modo che la macchina funzionasse perfettamente, tanto che i suoi componenti sono ancora tutti a bordo in qualità di tecnici”.

Mi trova d’accordo, evito di dirgli per chi faccio il tifo io, ma non posso non pensare con mestizia che quello che era il “mio” capitano, è ora all’estero invece che nella dirigenza della squadra…

Ugo (mi concedo un tu), scusa, te l’avranno fatta mille volte la domanda su te e Diego… “Sei stanco di parlare di lui?”, gli chiedo sorniona.

“Macchè, a me fa piacere! Non c’è Totò senza Peppino, noi siamo amici nella cosiddetta vita reale, ormai abbiamo lavorato insieme talmente tante volte, che siamo praticamente simbiotici, ci intendiamo al volo! Diego è una persona fantastica sotto tutti i punti di vista, e ti assicuro che è poliedrico! Tra l’altro, ti avviso che ci risiamo! Abbiamo fatto ancora un film insieme, in uscita per la RAI in ottobre”.

Scusa, ma le donne? Hai avuto o vorresti avere una partner di lavoro in particolare?

“ Quasi quasi è difficile anche da dire, se io ti dico Monica Bellucci, tu che pensi? Immediatamente ti fai l’idea che io stia parlando di bellezza, e la sua è innegabile…Invece devi sapere che Monica ha mille altre qualità, è intelligente, fa squadra, si diverte, lavora duramente”.

Beh, l’idea che mi son fatta è che lei adori stare a contatto con la gente… Questo, il cinema non lo consente; pensa di tornare in teatro?

“Guarda” – e si illumina, buttando gli occhi in su, come a ripescare ricordi dolci- “a me il teatro piace moltissimo, specie nelle forme che comprendono la commistione di diverse arti insieme, diciamo spettacoli come il musical. Ho apprezzato tantissimo Peter Pan, per esempio. Comunque  non hai torto, io ho bisogno del contatto con le persone. Non escludo di fare ancora teatro, per il momento curo tantissimo il blog, vado in giro a suonare con la mia band, insomma, ho bisogno di dare e ricevere energia, per poter continuare a fare questo lavoro”.

Me ne vado pensando che, mentre chiacchieravo con Ugo Conti, per un attimo ho scordato di trovarmi lì per lavoro e non per diletto. Ha la dote naturale di metterte le persone a proprio agio, non credo lo faccia per “mera” educazione. Avrei voluto chiedergli milioni di cose, si vede che ne ha, di aneddoti da raccontare. Di tempo meno, considerati gli impegni, dunque non mi resta che ringraziare per aver avuto l’opportunità di conoscerlo…e di farvelo conoscere un po’ di più!