Con un calendario ricco di sfilate, la London Fashion Week ha animato le strade della capitale britannica da venerdi 9 a lunedi 12 gennaio. Quattro giorni di appuntamenti da non perdere all’insegna del talento e della creatività.

Tra i protagonisti indiscussi troviamo tra gli altri: Topman Design, Alexander McQueen, Burberry Prorsum, J. W. Anderson, Moschino, Pringle of Scotland, Tom Ford passando per Dunhill, Hackett London e Matthew Miller. Da annaverare il debutto a Londra del brand Made in USA Coach, Barbour e Aquascutum Men.

Agi & Sam modelli in maschere lego, accatastati come piccole città colorate costruite sulle guance e sulla fronte; Christopher Shannon ha posizionato sacchetti di plastica (con fori aerei) sopra le teste dei suoi modelli;

Craig ha proposto verdi maglioni artigianali con un buco a bocca aperta sugli addominali dei modelli; JW Anderson fissa le sue giacche con bottoni curve metalliche che, se rimossi, possono tenere perfettamente un pezzo di frutta.

Shaun Samson ha mostrato un grembiule-abito ibrido stampato con le parole degli adolescenti, precoce, Aspirazione. I modelli dìi Katie Eary’s indossavano cappucci cranio colorati e clownesca Picasso baby-ha-in-mom’s-borsa il trucco.

In ogni caso, queste collezioni hanno certamente attirando l’attenzione di tutti. Possiamo solo sperare che questo tono giocoso diventerà contagioso, portando a compimento nelle collezioni donna il mese prossimo, e che la moda nel suo complesso è per sempre una festa.

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