a cura di Marinella Cucciardi.
Nato a Seriate da padre bergamasco e madre romana, da ragazzino soffriva di attacchi di panico, superati poi grazie all’aiuto morale dell’allora suo migliore amico.
Stabilitosi in Toscana, ad Arezzo, studia arte applicata ricevendo il diploma di maestro d’arte. Dopo gli studi inizia a lavorare come modello per la moda e la pubblicità, attività intrapresa per oltre dieci anni, lavorando per Ferré, Exté, Cerruti e molti altri, e apparendo in svariate campagne pubblicitarie.
Dalla pubblicità alla televisione il passo è breve, e inizia a collaborare con il programma di Italia 1 Le Iene, ritagliandosi, di edizione in edizione, sempre più spazio.
Come inviato di Le Iene, i servizi da lui curati ruotano spesso attorno al mondo giovanile, smascherando truffe e bufale provenienti dal mondo di internet.
Nel 2007 suscita scalpore un suo servizio per Le Iene, in cui sottopone 50 deputati e 16 senatori al drugwipe test, tamponando il loro sudore per accertare se siano positivi all’uso di stupefacenti.
I test evidenziano che 16 tamponi sono positivi a droghe, tra cui cannabis e cocaina.
Nonostante non ci sia mai stata un’associazione tra gli esiti dei test e le persone coinvolte, il caso scatena molte polemiche, per via dei metodi ingannevoli usati per ottenere i campioni di sudore.
Cosa rappresenta per te lavorare alle Iene?
Il raggiungimento di un obiettivo. Prima di farvi parte non avrei mai pensato di potermi costruire una carriera nel piccolo schermo; partecipare, apparire, far parte di qualcosa che non è tuo nemmeno in piccola parte erano tutte prospettive fine a se stesse e sinceramente, benché lavorassi come modello, non mi attraevano.
“Prima o poi mi dovrò trovare un lavoro serio”, pensavo quando ancora imperversavo nelle passerelle, “…e dovrà necessariamente essere qualcosa di gratificante”. Ecco, Le Iene lo sono.
Quanto ci vuole per realizzare un servizio?
Dipende. Possono volerci 3 giorni come svariati mesi.
La mia media sono 7 giorni, ed è per questo che, volendo produrre almeno un pezzo a puntata, ho sempre un cappio stretto al collo.
Hai un blog tuo personale www.vitadaiena.it, vedo che ci metti tanto impegno e passione rispondi personalmente alle email. Quanto impegno ci vuole per mantenere costantemente il tuo blog aggiornato?
Sei carina… mi sono sempre rimaste simpatiche le donne che mentono a fin di bene.
Il mio Blog avrebbe bisogno di molto più tempo e dedizione di quel che gli concedo, ma purtroppo, sempre per il famoso cappio stretto al collo, non ci riesco. Ultimamente mi sto quasi esclusivamente concentrando a rispondere alle domande che mi vengono poste, tramite i V-LOG.
Ho notato che vengono apprezzati molto… forse perché lì io sono io e basta.
I contenuti caricati sono comunque molti e tutti frutto di una postura mentale ben precisa: essere se stessi.
Nel tuo blog c’è la tua vita reale, lavoro e famiglia?
Sì, c’è un po’ di tutto. Ha ha… pensate che ogni tanto vado a rivedermi il video che ho fatto a Ludmilla quando ho trovato le mie sigarette riposte assieme al tonno ed ai piselli. Mi fa ancora ridere… è troppo stordita su certe cose!
Ho visto il video in cui avete trovato un portafogli e poi avete cercato il proprietrio per restituirlo, onestà o trovata per farsi pubblicità?
Se lo avessi fatto per farmi pubblicità non sarei una persona onesta quindi, mi verrebbe naturale risponderti mentendo.
In tal caso la mia risposta sarebbe stata questa: “Quello che avete visto nel video non è altro che ciò che è successo… nulla di più. Un gesto del genere vale molto più di qualche banconota”. Adesso invece la mia risposta è questa: “Quello che avete visto nel video non è altro che ciò che è successo… nulla di più. Un gesto del genere vale molto più di qualche banconota”.
E ora come fai a capire qual è quella vera? Cosa ti ha spinto a chiedere a Ludmilla di sposarti?
L’assoluta consapevolezza della sua eccezionalità.
È vero che vi siete sposati nell’agriturismo dove avete trascorso il primo weekend quando vi siete conosciuti davvero romantico non trovi?
Sì trovo. Ma la nostra storia è così… costellata di avvenimenti del genere, che vuoi che ti dica, ci vengono spontanei. Andate a vedere sul blog come ho chiesto a Ludmilla di sposarmi…
Che bambina è Eva, visto che ha due genitori artisti ha già espresso interesse per il mondo dello spettacolo o dell’arte o è troppo presto per dirlo?
È ovviamente troppo presto.
In ogni caso, a prescindere da questo, ritengo che la vera artista sia Ludmilla. Io non mi ritengo tale… sono solo un burbero ostinato che cerca di fare quello che fa nel miglior modo possibile.
Eva? … mio Dio, è un incrocio tra una piccola femmina, un angioletto e una patata bollita. Tutti mi dicono che farà di me ciò che vuole; probabile… ma il papà le darà filo da torcere.
So che sei un papà dolce e comprensivo, credi di dare presto un fratellino o una sorellina alla piccola Eva?
Eccoci qua.. me l’aspettavo questa domanda, come mai l’hai messa per ultima? Se sai che sono un papà dolce e comprensivo significa che hai già spettegolato con quella là che mi sono sposato… quindi conosci già la risposta: penso proprio di sì.
Sarà anche il più comune dei luoghi comuni ma solamente quando si diventa genitori si capisce che forse, quello, è quanto di più meraviglioso ti possa accadere nella vita. Per cui… come non replicare una gioia simile?