a cura di Dan Mc Sword
I cento migliori locali del mondo? Li stabilisce ogni anno la top 100 clubs della rivista inglese DJ Mag, che a primavera propone i suoi magnifici cento, così come a novembre annuncia la top 100 DJS Poll, ovvero i cento migliori Djs al mondo.
La Top 100 Clubs ha raccolto ben 400mila voti: presenti locali di trentadue nazioni differenti, comprese nazioni insospettabili quali India, Cina, Filippine e Vietnam. Cinque i club italiani presenti: Tenax Firenze (99esimo), Guendalina (49esimo), Altromondo Rimini (44esimo, new entry, nella prima foto), Duel:Beat (39esimo) e Cocoricò (16esimo).
La vittoria è andata al brasiliano Green Valley (nelle foto 2 e 3) che ha avuto un testimonial d’eccezione nel calciatore Neymar del Barcellona, davanti allo Space di Ibiza, campione primo classificato nel 2014 e all’Hakkasan di Las Vegas.
Il Green Valley è forte di un contesto unico, ubicato in un’arena a cielo aperto all’interno di una foresta tropicale, dove da anni si succedono i migliori djs del mondo: Hardwell, Guetta, Fatboy Slim e Guetta su tutti.
Per tutti i deejays rappresenta un punto d’arrivo suonarci, così come un vero clubber dovrebbe almeno una volta nella vista visitarlo.
Inaugurato nel 2007, è cresciuto rapidamente, emblema di uno stato da tutti definito il nuovo paradiso della musica elettronica, come del resto certifica la prima edizione brasiliana del Tomorrowworld, svoltosi nelle scorse settimane a cavallo tra aprile e maggio. Più che una discoteca, un autentico villaggio globale, caratterizzato dalla presenza di un lago gigantesco, un ristorante-pizzeria, una boutique che vende il merchandising del locale e dove è a disposizione addirittura un servizio di parrucchiere. Persino Forbes, la rivista economico-finanziaria più conosciuta al mondo, se n’è accorta e ne ha scritto quale emblema di movimento che sembra davvero non avere mai voglia di fermarsi.